L'evento del 9 luglio 2007

Verso le 18,30 del 9 luglio 2007 una cella temporalesca si scatena sulla Valbelluna, apportando forti grandinate nella fascia Sospirolo -  S. Giustina – Sedico – Belluno con gravi danni alle coltivazioni. Molte le automobili danneggiate. In questa foto si vede il fronte grandinigeno avanzare su Belluno:

 

In zona Castion cadono moderati chicchi di grandine, visibili nella prima immagine. Le foto successive invece sono state scattate da F. Michielotto in zona Belluno aeroporto, dove i chicchi sono ben più grandi (fino a 4-5 cm di diametro):

            

Nel frattempo, uno o due km più a sud, si forma nella nube temporalesca una zona estremamente turbolenta. Un embrionale movimento rotatorio della nube comincia a essere visibile già qui nella piana tra Castion e il Nevegal. La formazione qui fotografata era infatti animata da una forte turbolenza non lineare. L’ho vista spostarsi in pochi secondi in direzione della zona di Quantin (Nevegal):

     

Da qui seguendo una immaginaria linea retta la nube è avanzata verso est scollinando il Nevegal dove questo ormai si abbassa verso l'Alpago. Qui il vortice ormai formato ha toccato terra nella località di Cornolade, dove inizia il pendio verso la conca. Infine al massimo della sua forza è sceso fino sul bordo nordoccidentale del lago di S. Croce, proseguendo poi sulla terraferma alpagota. Ho cercato di ricostruire sulla carta la traiettoria:

 

Su questa immagine radar elaborata da Stefano di Vicenza si può apprezzare la forma uncinata della nube temporalesca, proprio nell’istante in cui la parte più attiva è sopra la zona dell’Alpago colpita dal vortice:

 

Il tornado ha scatenato la sua forza dapprima su una casa sulla riva occidentale del lago, poi ha proseguito sulla superficie del lago stesso, sfiorando la sponda Nord e infine toccando nuovamente terra fra Bastia e Villanova. Qui sono stati ripresi i due filmati visibili su Youtube e resi disponibili da Gabriele e Bruno Renon dell’ARPAV:  

http://www.youtube.com/watch?v=XdJNHRpWuzw&mode=related&search=
http://www.youtube.com/watch?v=qkVyEQDXVIM

Il giorno successivo sono andato a dare un’occhiata alle zone colpite dalla tromba d’aria. Se ce n’era bisogno, la visione dei danni toglie ogni dubbio sulla natura del fenomeno. E’ stata colpita una fascia ben delimitata, 50-100 m al massimo, in alcune zone anche meno. All’interno di tale fascia si rileva distruzione di cose e vegetazione, fuori tutto intatto o quasi. Le località colpite risultano essenzialmente le tre già indicate: Cornolade, sul versante del Nevegal che dà sul lago di S. Croce, un piccolo nucleo abitativo vicino a La Secca, sulla sponda del lago, e la zona Bastia-Villanova, sulla sponda opposta. Osservo quindi che il vortice ha scaricato gran parte della sua energia sulla superficie lacustre e che se fosse passato solo 200 o 300 metri più a nord avrebbe colpito una fascia abitata ben più vasta con le conseguenze immaginabili. Ho raccolto le testimonianze di alcuni testimoni oculari. Uno mi ha riferito di aver visto l’imbuto sul lago, “uguale a quelli che si vedono in tv”, e che vedeva lamiere volare a un’altezza 3-4 volte superiore a quella delle case, un altro mi ha detto che ha visto cascate di scintille sui cavi della corrente per lamiere che cadendo facevano ponte fra i cavi stessi (infatti anche alcune linee risultano interrotte), un altro ha visto una gragnola di tegole cadere sulla strada in cui stava transitando. Ancora il mattino  successivo la strada era impraticabile per tegole e detriti di ogni genere caduti dalle case e dai giardini circostanti. A seguire una serie di foto riprese a La Secca, a Villanova (tetti scoperchiati e granturco stirato a terra) e a Cornolade (orti, tetti e vegetazione distrutti):

                        

                   

                   

Infine riporto la cronaca del fenomeno apparsa sul “Gazzettino di Belluno”:

       

 

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